Curadureddu-Vallicciola-Curadureddu

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Tempio Pausania - Monti del Limbara

Domenica 15/04/2018

Percorso: 9,5 km
difficoltà: impegnativa

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 La temperatura mite ma non calda, ha reso questa escursione molto piacevole anche se impegnativa tanto in salita quanto in discesa. E' un percorso stupendo e come si evince dall'altimetria non lascia spazio a momenti pianeggianti per il  recupero. Il percorso si snoda lungo gli argini del "Rio Pisciaroni" e grazie ai monti che ne custodiscono il percorso, il vento viene attenuato e trasformato in una piacevole brezza!
Si parte da fondovalle all'altezza dell'ingresso dell'orto botanico di Curadureddu, si segue il sentiero A ben tracciato e ben indicato.

Dopo poche centinaia di metri, percorsi lungo un bosco di Pino Domestico, si supera il Centro Servizi di Educazione Ambientale e subito si viene catturati dal suono dell'acqua che scorre copiosa grazie alle abbondanti piogge del mese appena trascorso e da una vegetazione lussureggiante, le cui varianti di colore vengono esaltate dal contrasto con la tipica roccia granitica della Gallura. Un esplosione di profumi e colori che costringono ad un superlavoro tutti i sensi! Inizio a camminare in modo quasi frenetico stupefatto dalla rapida successione di quadri  naturali che si vengono a creare.   


 Non ho tempo per rendermi conto che il sentiero inizia a salire repentinamente e mi trovo da subito impegnato nell'ascesa. Lascio per qualche decina di metri il Rio Pisciaroni e costeggio la recinzione che delimita la zona di ripopolamento dei mufloni. L'area recintata si presenta suddivisa in due settori adiacenti di cui il più piccolo, destinato appunto all'educazione ambientale, è esteso 72.660 mq. Il settore maggiore, destinato invece ad ospitare il centro di riproduzione (riservato agli addetti ai lavori) è esteso 205.830 mq. Il sentiero piega a sinistra e mi riporta al torrente: è un continuo spettacolo di cascatelle e pozze trasparentissime probabilmente ricche di trote e anguille, e si sale!


A circa 2 km dalla partenza trovo il crocevia con il percorso D. Decido di seguire questa via per l'ascesa. Attraverso un ponte di legno di ottima fattura e mi trovo a breve immerso nel bosco di lecci, sughere, tassi, agrifogli, aceri e filliree tutte specie originarie. Ci si allontana dal torrente ma la gola che esso ha formato permette di sentire il fragore dell'acqua. dopo quasi 500mt di salita impegnativa si esce completamente dal bosco e si può ammirare il percorso del torrente che dall'alto del monte scende a valle.




Si vede benissimo il canyon  scavato nella roccia e dove la pendenza si riduce si sono formate delle oasi di ontano nero, salici e oleandri che immagino siano splendidi ripari per gli escursionisti dei periodi più caldi.

 Intorno al km 3 termina il tratto di dura salita e si incrocia il percorso E. Proseguo lungo il percorso D, si attraversa il torrente e si entra in un bosco di Pino.

Qualche altro metro di saliscendi e si è arrivati a Valliciola. Prima però, posso gustare il panorama che si apre verso Monte Limbara con le sue "inconfondibili" antenne in vetta!



















Trovo un posto confortevole in un isola granitica formata dal torrente sotto al sole piacevole di primavera e mi riposo consolandomi con un po di frutta!








Riprendo il percorso A e inizio la discesa.  Il primo tratto è molto bello ed emozionate, con continue variazioni di percorso lungo l' argine. Dal bosco spuntano ammassi rocciosi che contrastano con la vegetazione e riflettono i raggi del sol. Si raggiunge una deviazione del sentiero che porta alla Fonte di lu Palau: per oggi decido di non seguire questa ulteriore diramazione  e vado dritto consapevole che mi aspetta una discesa ripida e impegnativa!  




 Non resto deluso, i seguenti 2 km si dimostrano ripidi e impegnativi e la stanchezza mi costringe a stare più attento ad ogni passo perchè il terreno si presenta molto irregolare, a tratti scivoloso e devo saltare da una roccia all'altra! Solo all'arrivo al Centro Servizi mi posso rilassare e percorre gli ultimi metri su una strada sterrata che mi riporta al punto di partenza!


E' una escursione che merita di essere fatta anche se necessità di un buon allenamento, non a caso,lungo il tragitto, ho incontrato diversi escursionisti  "in sofferenza"!





Una splendida giornata, coronata dalla vista del Lago del Coghinas finalmente quasi "pieno" che, dopo le paure di inizio anno, allontanano, un po, i rischi di siccità!!!



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