Bosco di Ortachis-Padube-Cascate di Mularza Noa-Punta Palai-Badde Salighes

Bosco di Ortachis-Cascate Mularza Noa-Bosco di Pabude-Punta Palai-Badde Salighes


Bolotana

 Domenica  29/04/2018

Difficoltà:Media

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Un percorso che si presta ad essere modulato per tutte le esigenze. Ci sono splendide aree attrezzate di tavoli, aree barbeque, fonti, giochi per bambini  per trascorrere una giornata in famiglia e con amici all'interno di un magnifico bosco accessibile veramente a tutti. L'area di sosta è sostanzialmente pianeggiante ma gli  appassionati di escursionismo  riescono a costruire dei percorsi molto interessanti. Combinando  diverse proposte ho creato la mia,  formata da due anelli, per cui, se decidete di seguire questo percorso potete spezzarlo in due percorsi di circa 4 km ciascuno.
 
Sono partito dall'area di sosta del Bosco di Ortachis, ho seguito il torrente   che costeggia la foresta demaniale  dove è possibile ammirare alberi di quercie e tassi secolari e la roccia ricoperta di muschio molto spesso.




 Ho raggiunto le Cascate di Mularza Noa, sono riuscito a calarmi per un sentierino sino a metà cascata dove le acque fanno il primo salto. Grazie alle pioggie del periodo c'è  abbondanza d'acqua e posso godermi lo spettacolo che la natura mi offre.


La cascata effettua un secondo salto ma è necessario avere l'attrezzatura adeguata per poter raggiungere il fondo oppure aggirare l'ostacolo seguendo un percorso alternativo: sarà per una  prossima volta!







Mi rimetto in marcia e, attraverso una pista,raggiungo l'area picnic del Bosco di Padube. Come ho detto in precedenza è un'area molto ben attrezzata, pulita e fruibile da tutti. La Forestale e la Comunità Montana, ancora una volta, hanno scolto un servizio civito veramente encomiabile costruendo   decine di postazioni, pulendo il sottobosco e raccogliendo l'acqua in innumerevoli fonti!

Proseguo in direzione del punto di partenza attraverso dove attraverso la strada e punto diritto all'Azimut in direzione Punta Palai. Si lascia il piano e si inizia a salire. Questa zono è più esposta ai venti per cui la vegetazione è più bassa e molto spinosa. Seguo letteralmente i percorsi tracciati dal bestiame che pascola liberamente e salto da una roccia all'altra. Non è certo la vegetazione lussureggiante che ho lasciato nel bosco ma ha comunque il suo fascino e mi impegna a sufficenza per classificare quella che fino ad ora era stata una passeggiata in una vera escursione. A metà costa gli alberi si fanno sempre più alti e carichi di foglie per cui il cammino diventa più agevole fino a raggiungere la base di Punta Palai. Raggiungo la vetta e il panorama mi ripaga della fatica. Sotto di me posso chiaramente scorgere Bolotana e tutta la piana di Ottana fino ai Monti Fonni. Verso ovest scorgo il resto dell'altopiano di campeda con i nuovi inconfodibili  parchi eolici che ormai fanno parte integrante del paesaggio. Verso nord si può osservare la Valle dei Nuraghi, e a est i boschi e le cime di Monte Pisanu e Monte Rasu. Decido di restare un po in questo luogo e, nel silenzio, stampare queste magifiche immagini nella mia mente. 

Lascio questo punto di vedetta e riprendo la strada di ritorno. seguendo una strada sterrata che mi riporta a "valle". Nel tragitto visito alcune costruzioni tipiche mimetizzate nel bosco,"Su Pinnettu", sia di forma circolare che rettangolare. So costruite  in pietra e legna con la copertura in frasche e  le porte generalmente in legno. Queste costruzioni, utilizzate dai pastori, sia come deposito di attrezzi di lavoro e vivande, che  come rifugio per se e il bestiame, garantendo  il fresco d'estate e il riparo nelle dure giornate invernali anche grazie a "su foghile", lo spazio per accendere un fuoco.







Ho ancora tempo per cui decido di raggiungere in auto Badde Salighes e fare visita alla Villa Piercy. Grazie ai lavori di recupero della casa e del giardino è possibile ammirare la villa anche all'interno grazie alle guide della Cooperativa P.Ass.I.Flora Ambiente. Tutte le informazioni al seguente link:http://www.assopassiflora.com/. 
Benjamin Piercy, originario del Galles, creo a Baddesalighes, tra il 1880 e il 188, una azienda agraria moderna e introdusse accanto alle specie auctotone numerose specie di abeti, cedri e castagni.











Non voglio farmi mancare niente e concludo la giornata con la visita al borgo di "Santa Maria de Sauccu". Sorge sul costone che da Badde Salighes porta alla SP17 che collega la SS131 Carlo felice a Bolotana. E' un tuffo in un'altro tempo. Le piccole case costruite in pietra intorno all'omonima chiesa campestre, donano un atmosfera di serenita grazie anche alla vista che si scorge  del fiume in piena che rompe il silenzio con i fragore delle acque. Sono veramente soddifatto per questa splendida giornata di sole che mi ha permesso di godere di una bella escursione e della visita di due località molto interessanti nel raggio di una decina di chilometri. 
Fortemente consigliata!

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